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L'oro verde: il pistacchio

Il 26 di febbraio si celebra la Giornata Mondiale di una delizia unica, che si contraddistingue per la sua delicata dolcezza e il colore verde smeraldo: i pistacchi.
Nonostante sia conosciuto come un frutto a guscio, il pistacchio (Pistacia Vera) botanicamente è un seme.
Il nome “pistacchio” deriva dal persiano pesteh e dall’arabo fustaq che sono nomi evocativi e ricordano il suono dell’apertura del guscio quando il pistacchio è maturo.
La pianta ha origini antichissime (alcuni ritrovamenti archeologici hanno evidenziato il suo utilizzo sin dal settimo millenio a.c.) ed è originaria della Siria ma secondo alcuni studi la zona di coltivazione iniziale, include anche Asia Minore, Palestina, Turkmenistan.
Di altezza media intorno ai 4-5 metri, può anche superare gli 8-10 metri.
L’albero dei pistacchi fiorisce tra aprile e maggio mentre la raccolta avviene da fine agosto a ottobre. Le piante vanno in produzione ogni due anni e per questo motivo le piantagioni vengono fatti in tempi e zone differenti, così da poter avere un raccolto costante per tutto l’anno.
Il frutto è di forma ovale, cresce in grappoli e una volta avvenuta la maturazione è di colore rosso. Terminata la crescita del frutto e del guscio contenuto all’interno, comincia l’ingrossamento del seme: questo processo aumenta la pressione interna e nell’arco di sei settimane si arriva alla spaccatura del guscio. Il seme è unico e allungato, di colore verde chiaro: quello che noi conosciamo come pistacchio!

Il maggior produttore di pistacchio è l’Iran, seguito dagli Stati Uniti, Turchia, Cina, Siria, Grecia, Italia e Spagna.

In Italia, la pianta di pistacchio è coltivata quasi esclusivamente in Sicilia, in particolare Catania, Agrigento e Caltanisetta.
In particolare a Bronte (in provincia di Catania) dove la pianta di pistacchio viene chiamata scornabeccu, la coltivazione e la produzione di pistacchio rappresenta un'importante fonte di reddito, tanto da essere soprannominato l'Oro Verde, per il suo alto valore commerciale.
Il Pistacchio di Bronte si può considerare come la varietà più famosa e pregiata al mondo, proprio per questo è una varietà a Denominazione di Origine Protetta ed è presidio Slow Food.
Cosa lo rende così speciale?
Il terreno lavico, ricco di minerali e il clima caldo e secco di quelle zone, che sono capaci di favorire una produzione del frutto davvero unica, non solo nel gusto ma anche nell’aspetto, con proprietà organolettiche inestimabili.

Non solo bello e buono, il pistacchio è anche un ingrediente prezioso per la nostra salute.
Perfetto da utilizzare in cucina, sia nelle ricette che dolci che salate, è anche ottimo consumato da solo.
Costituisce infatti uno spuntino saziante, ricco di minerali tra cui: ferro, magnesio, fosforo, potassio, zinco, rame, manganese e selenio, e di vitamine tra cui: Vitamina B6, Vitamina E, Vitamina K e Biotina.
La porzione giornaliera dovrebbe corrispondere a circa 30 grammi di pistacchio sgusciato, pari a circa 160-180 calorie.

Se vi ho fatto venir voglia di pistacchi, ecco una ricetta da provare: cliccate qui