Sto parlando del re degli agrumi: il limone, un alimento economico e straordinariamente versatile, che merita di essere conosciuto più da vicino.
Se ne leggono e sentono tante sul limone, ma cosa c’è di vero?
Sicuramente non è una pozione magica, ma fornisce un apporto di nutrienti importanti, a costi contenuti e in maniera assai semplice.
Vediamo innanzitutto quali sono le sostanze nutritive degne di nota nei limoni.
I Limoni sono ricchi di fibra, potassio e vitamina C. Quest’ultima esercita un effetto antiossidante con il concorso di altri composti come la vitamina E, il beta carotene e i flavonoidi, che conferiscono la colorazione gialla.
Inoltre la vitamina C è utile per la produzione di collagene, una proteina fondamentale per la pelle, i capelli e per tutti i tessuti del nostro corpo.
Acidi organici contenuti nel limone, fra cui l’acido malico e l’acido citrico, (responsabili del gusto acido del limone) aiutano il nostro organismo ad assorbire il ferro dagli alimenti , come gli spinaci e i legumi, e contribuiscono a salvaguardare la salute dei reni, riducendo il rischio di calcoli.
Infine, alcune ricerche hanno mostrato come i limoni, in particolare il limonene, una sostanza contenuta nell’olio essenziale del limone, abbia un certo effetto antiproliferativo sulle cellule tumorali.
Via libera dunque a spremute e limonate ma non dimentichiamoci la scorza, utilissima anch’essa per le nostre ricette e per il nostro organismo: contiene infatti fibra, calcio e il già citato limonene.
Proprio per questo motivo è importante preferire frutti non trattati con fungicidi, privi della cera protettiva e soltanto lavati.
Come riconoscere i limoni non trattati? Hanno le foglie, che sono anche profumatissime! Fra la parte succosa e la scorza gialla inoltre c’è una parte bianca e amara, di spessore variabile, che si chiama albedo e che di solito scartiamo, proprio perché amara. Bene, sappiate che è proprio lì che sono contenuti la maggior parte dei flavonoidi.
Del limone dunque non si butta via niente: succo e scorza del limone possono essere utilizzati in piatti caldi o freddi, cibi solidi e bevande, dolci e salati, dalla colazione alla cena serale per aggiungere una nota fresca e agrumata a tantissime ricette (io in estate la aggiungo sullo spezzatino).
Attenzione però alla cottura: la vitamina C e la vitamina E sono sensibili alla luce e al calore, quindi è meglio non cuocere scorza o succo di limone e aggiungerli poco prima di mangiare o bere.
Aggiunto agli alimenti il succo di limone ne favorisce inoltre la conservazione. Grazie al suo un potente effetto antiossidante è un ingrediente insostituibile ad esempio per la buona riuscita della macedonia, dato che aiuta a non far annerire mele e le pere a pezzi così come per i carciofi.
Il succo di limone infine è utilissimo per le marinate di carne.
In questo caso l'acido citrico presente nel limone agisce come un ammorbidente naturale della carne, rompendo le fibre muscolari e rendendola più tenera. Inoltre, l'acido citrico contribuisce a scomporre le proteine della carne, favorendo l'assorbimento degli aromi e rendendola più saporita.
Oltre a migliorare la tenerezza e l'aroma della carne, la marinatura con limone aiuta a conservarla, rallentando il processo di ossidazione e mantenendola fresca più a lungo. Questo è dovuto all'azione antibatterica dell'acido citrico, che inibisce la crescita di batteri dannosi.
Curiosità dalla storia….
Il limone e altri agrumi sono stati nei secoli un’"arma segreta" per le flotte navali: grazie alla vitamina C rappresentavano una protezione preziosa contro lo scorbuto, malattia che un tempo era un flagello che decimava gli equipaggi delle navi. Fu nel Settecento che un medico della marina britannica, James Lind, decise di verificarne gli effetti: prese un gruppo di marinai malati di scorbuto e diede ad alcuni di loro due arance e un limone al giorno, mentre ad altri somministrò rimedi differenti. Bastarono pochi giorni per assistere a miglioramenti sorprendenti fra i marinai del primo gruppo. Lind pubblicò i risultati del suo esperimento e fu così che il limone divenne protagonista di uno dei primi trial clinici documentati della storia della nutrizione.