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Omlette o frittata?

La frittata e l’omelette sono entrambe due ottime ricette salvacena e salvapranzi ma qual è la differenza?
Molti ritengono che siano due modi diversi per chiamare la stessa pietanza, ma non è così: se entrambe hanno l'elemento in comune delle uova, queste due specialità si distinguono, oltre che per la provenienza, anche per la preparazione, per il metodo di cottura, per la farcitura e infine per la presentazione.

La frittata è italiana e le sue origini risalgono all’antica Roma. Nella frittata gli ingredienti vengono amalgamati con l’uovo che viene cotto su entrambi i lati in maniera omogenea, in modo che non resti nessun residuo liquido; la si può preparare in padella con pochissimo olio o direttamente nel forno ma anche facendo una doppia cottura, prima in padella e poi in forno.
Le uova della frittata vanno sbattute senza esagerare e poco prima della cottura, per evitare che incorporino troppa aria e gonfino eccessivamente.

L'omelette è una preparazione della cucina francese a base di uova sbattute e successivamente fritte nel burro, a cui vengono aggiunti gli ingredienti solo in un secondo momento. Nell'omelette l’uovo è sbattuto da solo ed energicamente in modo da far incorporare quanta più aria possibile per ottenere un effetto gonfio e soffice.

Per ottenere una buona frittata scegli una padella dal fondo antiaderente con un bordo di almeno 3-4 centimetri, ungila con olio e, quando sarà calda, versa le uova sbattute. Fai roteare il tegame in modo che le uova si distribuiscano in maniera uniforme, poi diminuisci il fuoco e fai cuocere a fiamma bassa. Dopo cinque minuti prova a sollevare il bordo: se si staccata è il momento di girarla. Puoi usare un piatto o un coperchio: usalo per coprire la frittata, capovolgi la padella, trasferisci la frittata nel piatto e poi falla scivolare nuovamente nella padella, proseguendo la cottura. La frittata deve essere cotta da entrambi i lati. In alternativa puoi sceglierla cuocerla in forno, in modalità statica, a 160-170 °C per circa 20-25 minuti.

L'omelette ha una cottura molto più veloce e non deve essere girata: la parte centrale infatti deve restare morbida. Per ottenere questo risultato versa le uova, ben montate come abbiamo detto prima, poi metti il coperchio e fai cuocere per pochi minuti: in questo modo la tua omelette resterà “bavosa” al centro, ma ben cotta nella parte inferiore.

Anche per la farcitura ci sono delle differenze. Nella frittata gli ingredienti come formaggi, salumi, vengono mescolati insieme alle uova e cotti tutti insieme. Se hai scelto mozzarella o formaggi, mettili subito in modo che il calore li faccia fondere. Unisci poi i salumi, come prosciutto cotto o speck e, se ti piacciono, anche verdure come funghi, melanzane o zucchine che devono essere già cotti.

Nell'omelette, invece, si cuociono solo le uova, mentre gli ingredienti, come mozzarella e pomodoro vanno aggiunti solo al termine della cottura, posizionandoli al centro e chiudendo poi a mezzaluna. Quando sarà pronta solleva delicatamente il bordo con una paletta di legno e lascia scivolare nel piatto senza capovolgerla.

La frittata è rotonda o rettangolare (se la cuoci ad esempio in forno) e la puoi presentare intera, tagliata in spicchi o in quadratini con uno stuzzicadenti in caso tu voglia proporla come finger food. Può essere servita sia calda sia a temperatura ambiente.

L’omelette invece viene servita necessariamente calda, perché raffreddandosi il centro tenderebbe a rapprendersi, vanificando l’effetto sofficità. Il ripieno va appoggiato al centro, l'omelette viene ripiegata a mezzaluna e proposta in monoporzioni: per questo si rende più adatta a una cena che a un aperitivo.

L’omelette può anche essere arrotolata a mò di girella, farcita con creme spalmabili oppure formaggi morbidi o semplicemente parmigiano grattugiato e prosciutto cotto e poi tagliata a fette