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Come usare il corallo delle capesante

Per i buongustai è il meglio dei prodotti del mare.
Le capesante Saint-Jacques, presenti ai banchi del pesce soltanto da ottobre a metà maggio, fanno infatti sovente parte dei pranzi delle feste.
Fritte in padella, cotte al forno nella loro conchiglia, al carpaccio, per soddisfare il palato senza calorie.
Per 100 grammi di prodotto, la capasanta risulta infatti avere un basso apporto calorico: soltanto 69 kcal! Questo perché il mollusco è composto in massima parte di acqua: 82,50 grammi d’acqua. Il resto della sua composizione è di proteine (12,06 grammi) e altri componenti, tra i quali molti sali minerali (sodio, fosforo, potassio, magnesio, calcio e zinco).
Ma parliamo un po’ di anatomia. La capasanta, per essere più precisi il suo corpo, si divide in due parti: la noce che è il muscolo sodo e bianco di forma cilindrica e il corallo, che invece è una sorta di sacca morbida dal colore arancione assolutamente riconoscibile. Più l’arancione sarà brillante più la capasanta sarà fresca, meglio tenerlo a mente.
Il frutto candido di questo mollusco può essere preparato in molti modi diversi. La morte culinaria più famosa in assoluto per le capesante è il gratin in forno.
Ma anche con il corallo, a volte meno apprezzato perché dal sapore dolciastro e dalla consistenza un pò molliccia, c’è tantissimo margine per la creatività.
Ecco qualche idea per non sprecarlo.
Polvere di corallo: una prima possibilità è sfruttare il corallo per guarnire il piatto con una sorta di polvere. Per farlo lo si dovrà separare dal corpo del mollusco per poi essicarlo al forno. Vi basterà tenerlo a 90-100° per un’ora e mezza. Si sbricioleranno quasi da sé.
Crema di corallo: ad esempio per una maionese gourmet, incorporandole dopo una veloce cottura. Questa preparazione ovviamente è perfetta anche per preparare sughi di paste o risotti, l’unico limite è la fantasia.
L'importante è non mangiarle a crudo: le capesante infatti si cibano principalmente di plancton, e si nutrono dunque filtrando l'acqua: il loro consumo a crudo può essere rischioso, pur trattandosi di una prelibatezza.