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Come pulire i carciofi

Tutti i trucchi per pulire i carciofi
Quante volte vi sarà capitato di preparare i carciofi e di ritrovarli sotto ai denti, troppo duri da masticare e un pò, come si dice, stoppacciosi? Una sensazione fastidiosa che fa passare la voglia di mangiarli, per quanto buoni essi siano.
Ecco allora i trucchi per preparare carciofi buoni, teneri ed evitare che vengano duri e immangiabili. 

Prima cosa: partiamo dall’aspetto dei carciofi, che devono avere foglie verdi e rigide e devono essere ben chiusi.
Il gambo inoltre non deve essere annerito o marcio.
Se quando li apriamo presentano una gran quantità di barba significa che forse stavano lì già da un po’.

Dopo averli scelti in maniera accurata, il segreto per preparare carciofi teneri è di non essere avari quando li si pulisce.
Se togliendo le foglie esterne dei carciofi pensiamo di levarne troppe e quindi di sprecarli, sbagliamo!. Quello che non togliamo prima di cuocerli lo faremo nel piatto. Perché ritrovarsi foglie stoppacciose sotto ai denti è una sensazione tutt’altro che gradevole. Quindi al bando l’avarizia e leviamo gli strati esterni fino ad arrivare alle foglie un po’ più chiare che sono anche le più tenere.
Dopodiché dobbiamo spuntarli per togliere le spine tagliando i carciofi circa a metà della sua lunghezza.
Terminata la pulizia esterna del carciofo dobbiamo occuparci di quella interna, perché nel cuore, può nascondersi la cosiddetta barba o fieno: una peluria fastidiosa al palato che va assolutamente eliminata. Se i carciofi per la nostra ricetta ci servono a pezzi non dovremo far altro che aprirli a metà e levare facilmente questa peluria.
Se il carciofo invece ci serve intero dovremo operare con uno spelucchino o uno scavino.

Non ci dimentichiamo dei gambi.
Assolutamente non vanno buttati perché sono ottimi anch’essi ma vanno pelati per togliere tutti i filamenti esterni, molto amari, così da arrivare al cuore, verde chiaro.

Infine, che voi decidiate di mangiarli crudi o di cuocerli è sempre importante proteggere i carciofi dall’aria perché ossidano e dunque anneriscono.
A seconda del tipo di utilizzo potrete scegliere tra metterli a mollo in acqua e limone (se l’acidità del limone è in accordo con la ricetta che dovrete realizzare) o in acqua gasata, se al contrario non volete portarvi dietro un sapore acidulo.

Una volta terminata la pulizia potrete poi prepararli come meglio credete, crudi, lessati o saltati.
La cottura non inficerà la loro tenerezza che passa per prima cosa da una perfetta pulizia!!!