No, l’avocado una volta cotto diventa molto facilmente amaro (provare per credere) oltre a perdere il suo bel colore verde e tante delle sue proprietà nutritive.
Il modo migliore per gustarlo è proprio a crudo, da solo o in insalata, con le uova, il pollo, il pesce, sotto forma di salsa….
Ma facciamo un passo indietro….
L’avocado è un frutto subtropicale, il cui nome antico nella lingua parlata dagli Atzechi significa "testicolo", in quanto la sua forma evoca il sesso maschile.
Questo frutto veniva coltivato già nel 6000 a.C. e nel I secolo a.C. era molto diffuso in America centrale, dove rappresentava una delle colture principali accanto a mais e fagioli. Nel XVII secolo il frutto era più seme che polpa, la parte più apprezzata perché succosa, morbida e burrosa.
Si contano circa 15 varietà di avocado ma tra le più note e diffuse troviamo:
- l’avocado Hass: si presenta con dimensioni medio-piccole dal colore verde molto scuro e un buccia rugosa. La polpa di colore giallo è molto cremosa e il sapore forte, l’avocado hass è perfetto per la salsa guacamole. Deve il suo nome a Rudolph Hass, un postino californiano con la passione per l’orticoltura che decise di piantarne i primi semi nel 1926 circa. Nel 1935 poi brevettò la pianta che iniziò a crescere, ben presto venne apprezzata e diffusa nel mondo.
Attualmente la varietà Hass è considerata la migliore rispetto a tutte le altre, per le sue caratteristiche e per il suo sapore.
⁃ l'avocado Fuerte, di origine messicana, dalla forma allungata, con buccia sottile, lucida e verde, molto amato poiché facile da sbucciare.
⁃ l’avocado Bacon: originario della California, buccia verde, forma ovale e adatta a crescere anche a temperatura non prettamente tropicale.
Ricco di antiossidanti, l'avocado contiene una buona dose di vitamina A ed E, oltre che omega 3, potassio e magnesio. Molto nutriente, povero di zuccheri e disintossicante, è ricco di fibre. Infatti, come la maggioranza della frutta, gli avocado contengono fibra solubile. Pensate che mezzo avocado di dimensioni medie vi dà sei grammi di fibra, più di una scodella di farina d’avena!
Ci sono poi i grassi vegetali di cui l'avocado è ricco: i cosiddetti grassi buoni costituiti da oli monoinsaturi, gli stessi contenuti nell'olio d'oliva e nella frutta secca, che aiutano a proteggere il sistema cardiovascolare e ad assimilare nutrienti liposolubili, come le vitamine che si trovano in verdure a foglia verde.
Come sceglierlo?
Deve essere morbido al tatto ma non presentare macchie scure sulla buccia. Quelle sono un chiaro indice del fatto che l’avocado è “stramaturo”.
Non deve neanche essere troppo duro però perché al contrario significa che è ancora acerbo. Cosa fare in questo caso: lasciarlo maturare a temperatura ambiente (magari vinco a una mela ;)).
In caso contrario, se dovesse essere troppo maturo, la soluzione migliore è mangiarlo subito!Oppure conservarlo in frigorifero ma per non più di 2 giorni!
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