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Antibiotici naturali

Vi siete mai chiesti come mai in tutte le cucine tradizionali si fa sempre largo uso di spezie ed erbe aromatiche?
La risposta sta nel fatto che il mondo vegetale è ricchissimo di “antibiotici naturali” da cui vengono estratti “oli essenziali” che l’industria chiama “composi fitogenici”.
La funzione delle spezie e delle erbe aromatiche dunque non è solo gustativa ma ha anche effetti antimicrobici.
Non è un caso che nel corso dei secoli siano state usate dall’uomo anche per finalità medicamentose.

Intendiamoci però, le quantità di cui ne facciamo uso in cucina sono sufficienti a conservare il cibo, riducendone la carica batterica causa di infezioni intestinali, e a combattere gli agenti patogeni presenti nel nostro organismo, disinfettandolo e favorendo così l’assorbimento delle sostanze nutritive (questo spiegherebbe la presenza di alcune popolazioni vissute nonostante una dieta insufficiente alla sopravvivenza) ma non sono adatte per curare infezioni e malattie, per le quali sono necessarie dosi superiori e impieghi diversi come tisane, decotti, fumenti.…

Ma quali sono questi “antibiotici naturali”?
I più efficaci, in grado di uccidere o bloccare la crescita della maggior parte dei batteri sono l’aglio, la cipolla, l’origano, il timo, il cumino, i chiodi di garofano, l’alloro, il peperoncino, le stecche di cannella, i semi di coriandolo, le foglie di prezzemolo, il rizoma di zenzero, le noci moscate, i frutti e semi di cardamomo, il rizoma e polvere di curcuma, le foglie di basilico, la citronella, i frutti di anice stellato e le foglie di salvia.

Gli effetti favorevoli di questi “antibiotici” si ottengono però solo con una loro somministrazione continua. Non basta quindi una pasta con aglio e peperoncino ogni tanto.
Inoltre le molecole biologicamente attive, responsabili dell’azione antibatterica sono labili, il che significa che, pur non scandendo, le erbe e le spezie nel tempo perdono le loro attività antibiotiche oltre che il loro sapore.
E’ per questo che è sempre preferibile usare il prodotto fresco rispetto ai prodotti industriali con scadenze molto lunghe.