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A tutta zucca

Le zucche sono bellissime da lasciare a vista in cucina, ma quale scegliere per cucinare? Le varietà presenti sul mercato sono tantissime, ognuna con caratteristiche specifiche, per texture, sapore e modalità di cottura e non tutte vanno bene per tutte le ricette.
Ecco le più diffuse con alcuni consigli su come utilizzarle:

Zucca mantovana
Ha la forma tipica della zucca, la buccia verde e rugosa e la polpa soda e compattata.
È un po’ difficile da sbucciare ma è l’ideale per il ripieno delle paste fresche, grazie alla sua polpa farinosa, saporita e asciutta. Ha un sapore dolce, che a molti ricorda le castagne.
È perfetta per i tortelli di zucca!

Zucca Delica
Si riconosce subito per via della buccia verde striata, la forma un po’ schiacciata e la polpa color giallo-arancio.
Ha una polpa soda, asciutta, poco filamentosa e compatta, dal gusto deciso e piuttosto dolce. Si può usare per tantissime ricette, dalla pasta ripiena al pan di zucca, dagli gnocchi ai dessert.
Una curiosità: si può mangiare anche la buccia (ben lavata), ad esempio nelle zuppe o nelle confetture o al forno.

Zucca violina detta anche butternut
La zucca violina è caratterizzata da una forma allungata di colore giallo-nocciola leggermente strozzato al centro, una forma che la fa assomigliare appunto a un violino.
La buccia è arancione chiaro e la polpa compatta, dal sapore dolce e consistente, con sentori di nocciola.
È una delle varietà più facili da sbucciare. Si usa per moltissime ricette, come vellutate, dolci, lasagne e risotti. È ottima anche da sola, arrostita al forno!

Zucca marina di Chioggia detta anche Barucca
Si riconosce per la buccia verde e piena di bozzi che ne ricoprono la superficie irregolare, che potrebbe dare a una prima occhiata una brutta impressione. È invece una delle migliori varietà: la polpa è gialla molto zuccherina e compatta, l’ideale per gnocchi, creme e dolci, ma anche cotture al forno o fritture.

Zucca Hokkaido detta anche Potimarron o Uchiki Kuri
Di origine giapponese, in Italia è più facilmente conosciuta come zucca castagna, un po’ per la sua forma, simile a quella di una castagna, un po’ per il sapore, unico nel suo genere.
La buccia esterna è arancione intenso ed è commestibile. La polpa è croccante e ha un sapore molto zuccherino. Si usa spesso da sola, grigliata con la buccia, cruda (in insalata) oppure al forno. Puoi sceglierla anche per lievitati o per delle polpette vegetariane.

Zucca lunga di Napoli
La buccia è sottile e verde, il che la rende più facile da mondare. La polpa ben soda di colore arancione intenso e vivace ha una dolcezza speciale, tanto da essersi meritata il nome popolare di cucozza zuccarina. Si raccoglie in piena estate e, se ben conservata, resta disponibile fino agli inizi dell’inverno. Anche i suoi semi sono molto apprezzati, visto che costituiscono uno snack, un tempo assai popolare, da sgranocchiare a tutte le ore, chiamato spassatiempo o semplicemente semmente (semi) e venduto per strada nei classici cuoppetielli (carta avvolta a formare un cono).
Si usa spesso come ingrediente principale: puoi servirla cruda, marinata, cotta al forno, al vapore o alla griglia. Si presta inoltre benissimo alla conservazione sott’olio!

Se siete a corto di idee vi consiglio di vedere qualche ricetta:
Zuccotti di polenta concia 
Crostatina di castagna e confettura di zucca