TUTTI MATTI PER LA FASSONA
La carne di Fassona è una vera e propria eccellenza nel panorama gastronomico piemontese, ma da cosa deriva questo pregio?
Ci sono diversi motivi per cui questa razza è una tra le più allevate in Italia tra i bovini da carne, primo fra tanti la sua tipica muscolatura ipertrofica che la rende al tempo stesso una carne magra ma sorprendentemente tenera e gustosa.
In secondo luogo, le caratteristiche genetiche hanno portato questa specie ad adattarsi molto bene al clima e al territorio italiano, nonostante le sue origini orientali e medio orientali. È così che nascono verso fine Ottocento i primi allevamenti nelle Langhe, in particolare nella frazione di Guarene d’Alba, dove inizialmente questi animali avevano triplice funzione: lavoro nei campi, produzione del latte e produzione di carne. Gli allevatori però, dopo una prima diffidenza iniziale, si resero conto del grande potenziale organolettico che si poteva ottenere da questi animali e decisero così di dedicarsi esclusivamente al loro allevamento per produrre carne.
LA FASSONA IN CUCINA
La carne di Fassona può avere svariate declinazioni e modi di prepararla, tutti con l’obiettivo di esaltarne sapore e caratteristiche organolettiche.
I modi più diffusi ed apprezzati soprattutto in Piemonte sono le ricette di crudo, come battuta, tartare e carpaccio, che derivano soprattutto da fesa, noce e coscia e in cui è possibile assaporare la carne in tutta la sua essenza. Tuttavia la carne di Fassona si presta bene anche a diversi tipi di cotture prediligendo tagli quali costata, filetto, controfiletto, entrecote e scamone. Le cotture possono essere veloci come una griglia, ma anche più lunghe e complesse come quella di un arrosto, un brasato o un bollito pur lasciando la carne sempre tenera e succosa.